L'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro è causa di rischi per la salute, con particolare riguardo:
- agli occhi (con possibili lesioni alla congiuntiva, alla cornea, al cristallino, alla retina)
- sulla cute (con possibili eritemi, bruciature, tumori)
- alla sicurezza (possibili abbagliamenti/accecamenti temporanei, nonché rischi di incendio e di esplosione innescati dalle sorgenti o dal fascio di radiazione).
Le radiazioni ottiche comprendono le componenti dello spettro elettromagnetico di lunghezza d’onda minore dei campi elettromagnetici e maggiore di quelle delle radiazioni ionizzanti; vengono comunemente suddivise nelle bande spettrali degli infrarossi, del visibile e dell’ultravioletto, anche nelle applicazioni laser, vale a dire fasci di radiazioni ottiche con peculiari caratteristiche di monocromaticità, coerenza, unidirezionalità e brillanza.
Le sorgenti di radiazioni ottiche artificiali possono essere:
- coerenti (laser) e
- non coerenti (tutte le altre)
Esposizioni a radiazioni non coerenti possono verificarsi, ad esempio:
- per le radiazioni infrarosse in prossimità di riscaldatori radianti, forni di fusione metalli e vetro, lampade per riscaldamento a incandescenza;
- per le radiazioni visibili in caso di esposizione a talune sorgenti di illuminazione artificiale (lampade ad alogenuri metallici, al mercurio, sistemi LED …), lampade per uso medico o estetico, nelle operazioni di saldatura;
- per le radiazioni ultraviolette nel caso di operazioni di sterilizzazione, essiccazione inchiostri e vernici, fotoincisione, controlli difetti di fabbricazione e per esposizioni a lampade per uso medico (es.: fototerapia dermatologica) e/o estetico (abbronzatura) e/o di laboratorio ed ancora nelle operazioni di saldatura.
Inoltre, sebbene il Capo V del Titolo VIII sia dedicato alle radiazioni di origine artificiale, l’articolo 180 del Titolo VIII - Capo I, obbliga il datore di lavoro a valutare tutti gli agenti fisici, quindi, a valutare anche le radiazioni ottiche NATURALI, intese come agenti fisici a cui è esposto il lavoratore durante l’attività.